Sabato 14 ottobre 2023 alle ore 11,30
in piazza Grande a Modena, sono stati proclamati i nuovi ambasciatori della Confraternita del Gnocco d’Oro (Ambasciatori della Coppia fumante). Un riconoscimento attribuito ogni anno a giornalisti, comunicatori, sommelier, chef e da quest’anno anche artigiani del gusto, che più hanno lavorato nei rispettivi ambiti per affermare le tradizioni emiliane e modenesi nel mondo, raccontando la terra di Giuseppe Verdi, Luciano Pavarotti ed Enzo Ferrari in tutte le sue espressioni. Nata nel 2011, da un’idea di dieci gourmet modenesi, la Confraternita del Gnocco d’Oro, vanta tra i suoi primi fondatori figure di spicco della cultura e dell’arte non solo italiani, Edmondo Berselli, Giuseppe Pederiali, Paul Vangelisti, Giuliano della Casa, Roberto Armenia, John Hemingway, solo per citarne alcuni. Un’associazione no profit che si è generata con lo scopo di mappare i luoghi del (e non dello) gnocco fritto a Modena e provincia e che in seguito si è adoperata per censire e raccontare le altre eccellenze modenesi, la crescentina, il borlengo, il mirtillo dell’Appennino modenese, la castagna, l’amarena brusca di Modena, la ciliegia di Vignola e il tortellino, attraverso ricerche storiche, interviste, collaborazioni con Università, sodalizi con Biblioteche, che sono confluiti in una collana editoriale. Il prestigioso riconoscimento è stato consegnato in occasione della manifestazione “La Bonissima” intitolata alla celeberrima benefattrice modenese, atteso appuntamento gastronomico d’ottobre nel cuore della città. Tra gli illustri proclamati ambasciatori nelle precedenti edizioni: Andrea Grignaffini (che da anni è parte del Comitato Scientifico della Confraternita), Luigi Cremona (direttore Guida Touring), Licia Granello (Repubblica), Davide Paolini (Sole 24 Ore), Pier Bergonzi (vice direttore Gazzetta dello Sport), Stefano Caffarri (direttore Cucchiaio d’Argento), Massimo Bottura (Osteria Francescana), Gino Fabbri (pastry chef campione del mondo), Antonio Paolini (coordinatore Guide del Gambero Rosso), Luca Marchini (ristorante Erba del re), Anna Scafuri (giornalista capo servizio RAI), Edoardo Raspelli (conduttore Mela Verde), Giorgio Pinchiorri (Enoteca Pinchiorri-Firenze), Pierluigi Gorgoni (docente Alma), Andrea Sinigaglia (direttore Alma) e Francesco Illy (imprenditore nel settore vino e caffè). L’intensa attività della Confraternita del Gnocco d’Oro si esprime in eventi e convegni di approfondimento sull’eno gastronomia emiliana e in una fattiva collaborazione con Artestampa Edizioni, con cui dalla sua fondazione sono nati dodici volumi sulle tipicità emiliane. Ma ecco finalmente svelati gli Ambasciatori 2023, designati dallo scrupoloso lavoro che ha impegnato il Gran Giurì della Confraternita del Gnocco d’Oro, attraverso le consuete cinque assemblee: il giornalista e scrittore Luca Cesari; la firma storica dell’Espresso Stefano Reggiani, la giornalista del Corriere della Sera Maria Vittoria Melchioni, l’imprenditore nella ristorazione Paolo Reggiani (Ristorante I Laghi a Campogalliano); l’imprenditore Marcello Palmieri, co-titolare del Salumificio Palmieri a San prospero (Mo).
PROFILI AMBASCIATORI 2023
STEFANO REGGIANI
Gourmet di lunga data, giornalista pubblicista dal 2004, alla passione per la medicina ha affiancato quello per l’enogastromia. Firma storica della Guida dei Ristoranti dell’Espresso, ha collaborato con la rivista Spirito DiVino edita dalla Swan Group, con una rubrica su vino e salute, mettendo al primo posto l’idea di bere moderato e consapevole. Scrive per Modena Industria e Venus descrivendo l’universo della ristorazione in tutte le sue espressioni. Partecipa a importanti giurie eno gastronomiche, ed è stato dal 2015 al 2018 tra coloro che votano per l’esclusiva 50 Best Restaurant del mondo. E’ membro fondatore della Confraternita del Gnocco d’Oro, verso cui ha profuso in questi dodici anni un’intensa attività, dando un contributo determinante alla realizzazione dell’annuale evento “Ambasciatori della Confraternita” e alle numerose pubblicazioni della collana medesima, sulle eccellenze modenesi.
MARIA VITTORIA MELCHIONI
Giornalista professionista ora collaboratrice del Corriere della Sera edizione di Bologna e Corriere.it. Dopo la laurea in Lingue e letterature straniere, ha svolto il master in Giornalismo alla scuola superiore di giornalismo “Ilaria Alpi” a Bologna. Ha svolto il suo praticantato a Sky TG24 dove è venuta a contatto per la prima volta con il fashion system. In seguito, ha collaborato per 16 anni con il Gruppo Gedi News Network occupandosi di lifestyle, food, moda, cinema e spettacoli. Tutti ambiti in cui si muovono anche i grandi chef stellati, alcuni dei quali sono diventati suoi cari amici. Ha realizzato una vera e propria impresa editoriale, con la pubblicazione di Italian Fashion Coock Book per Guido Tomasi Editore, uno dei pochissimi volumi sulla tavola degli stilisti, dove si raccolgono i profili di 70 grandi firme della moda e i loro piatti preferiti. È nata e vive a Castelfranco Emilia, città di origine del tortellino tradizionale.
PAOLO REGGIANI
E’ l’erede dei mitici Lancellotti e del loro famoso ristorante in centro a Soliera, tutto basato sulle erbe. Nel suo locale ai laghetti di Campogalliano Paolo riesce a proporre un’autentica cucina modenese, ricca di rimandi al territorio e al mondo delle erbe officinali che coltiva a pochi passi dalla cucina, riesumando antiche ricette dimenticate che con successo rende attuali, e nascono piatti che è difficile togliere dalla carta, come i tagliolini alle erbe lecite o al ligustro o ancora le tagliatelle alla salsiccia gialla. Un grande narratore che emoziona i commensali mentre racconta, un piatto, un salume, un’erba sconosciuta, un frutto dimenticato, riuscendo come pochi a spiegare questo nostro straordinario territorio, trovando la sintesi, anche quando si tratta di una classe di bambini.
LUCA CESARI
Bambino inappetente nella Bologna degli anni ‘70 è stato amorevolmente nutrito a tagliatelle e tortellini da una nonna cuoca. Forse per questo, Luca Cesari si occupa di storia della gastronomia, in particolare della nascita dei piatti più famosi e rappresentativi della tradizione italiana. Nel 2021 ha pubblicato “Storia della pasta in dieci piatti” e a maggio 2023 è uscito “Storia della pizza. Da Napoli a Hollywood”, entrambi per Il Saggiatore. Il primo libro è tradotto in otto Paesi e ha vinto il premio Bancarella della Cucina 2021 e il «Prix de la littérature gastronomique» nel 2022, inoltre è stato nominato “Libro dell’anno 2021” dalla rivista Gambero Rosso, mentre l’edizione inglese è entrata nella selezione dei “18 best food books 2022” per il quotidiano Times UK. Collabora con la rivista “Gambero Rosso” e cura la rubrica “Indovina chi sviene a cena” sull’inserto culturale del “Sole 24 Ore”.
MARCELLO PALMIERI
E’ titolare insieme ai fratelli Massimo e Michele, del salumificio Mec Palmieri di San Prospero, a cui si aggiungono i nipoti Francesco e Margherita, la quarta generazione. La famiglia di imprenditori modenesi è entrata nella storia della salumeria, creando la famosa mortadella Favola. Un brevetto esclusivo creato dai Palmieri, che ha connotato un innovativo balzo in avanti per tutto il comparto della salumeria, con l’impiego della cotenna naturale, che avvolge il salume. Ma le radici sono profonde, il salumificio Palmieri muove i primi passi nel 1919, quando Emilio Palmieri, che allora risiedeva in via Malatesta, apre in Corso Canalchiaro la sua bottega di salumi artigianali di qualità. Sarà il figlio Carlo nel 1961 a trasferirsi nella Bassa Modenese avviando in un ex burrificio, una produzione ancora artigianale di mortadelle, salami, ciccioli, pancette e coppe, per arrivare all’inizio degli anni Novanta, quando avviene la svolta verso la produzione di mortadella di alta qualità, che ha reso la Palmieri leader di settore. Oggi l’azienda dispone di uno stabilimento all’avanguardia, costruito dopo il terremoto che ha colpito l’Emilia-Romagna nel 2012 e totalizza un fatturato di circa 50 milioni di euro.
A cura di Redazione