martedì 17 ottobre 2023

I Nuovi Ambasciatori della Confraternita 2023

Sabato 14 ottobre 2023 alle ore 11,30 

in piazza Grande a Modena, sono stati proclamati i nuovi ambasciatori della Confraternita del Gnocco d’Oro (Ambasciatori della Coppia fumante). Un riconoscimento attribuito ogni anno a giornalisti, comunicatori, sommelier, chef e da quest’anno anche artigiani del gusto, che più hanno lavorato nei rispettivi ambiti per affermare le tradizioni emiliane e modenesi nel mondo, raccontando la terra di Giuseppe Verdi, Luciano Pavarotti ed Enzo Ferrari in tutte le sue espressioni. Nata nel 2011, da un’idea di dieci gourmet modenesi, la Confraternita del Gnocco d’Oro, vanta tra i suoi primi fondatori figure di spicco della cultura e dell’arte non solo italiani, Edmondo Berselli, Giuseppe Pederiali, Paul Vangelisti, Giuliano della Casa, Roberto Armenia, John Hemingway, solo per citarne alcuni. Un’associazione no profit che si è generata con lo scopo di mappare i luoghi del (e non dello) gnocco fritto a Modena e provincia e che in seguito si è adoperata per censire e raccontare le altre eccellenze modenesi, la crescentina, il borlengo, il mirtillo dell’Appennino modenese, la castagna, l’amarena brusca di Modena, la ciliegia di Vignola e il tortellino, attraverso ricerche storiche, interviste, collaborazioni con Università, sodalizi con Biblioteche, che sono confluiti in una collana editoriale. Il prestigioso riconoscimento è stato consegnato in occasione della manifestazione “La Bonissima” intitolata alla celeberrima benefattrice modenese, atteso appuntamento gastronomico d’ottobre nel cuore della città. Tra gli illustri proclamati ambasciatori nelle precedenti edizioni: Andrea Grignaffini (che da anni è parte del Comitato Scientifico della Confraternita), Luigi Cremona (direttore Guida Touring), Licia Granello (Repubblica), Davide Paolini (Sole 24 Ore), Pier Bergonzi (vice direttore Gazzetta dello Sport), Stefano Caffarri (direttore Cucchiaio d’Argento), Massimo Bottura (Osteria Francescana), Gino Fabbri (pastry chef campione del mondo), Antonio Paolini (coordinatore Guide del Gambero Rosso), Luca Marchini (ristorante Erba del re), Anna Scafuri (giornalista capo servizio RAI), Edoardo Raspelli (conduttore Mela Verde), Giorgio Pinchiorri (Enoteca Pinchiorri-Firenze), Pierluigi Gorgoni (docente Alma), Andrea Sinigaglia (direttore Alma) e Francesco Illy (imprenditore nel settore vino e caffè). L’intensa attività della Confraternita del Gnocco d’Oro si esprime in eventi e convegni di approfondimento sull’eno gastronomia emiliana e in una fattiva collaborazione con Artestampa Edizioni, con cui dalla sua fondazione sono nati dodici volumi sulle tipicità emiliane. Ma ecco finalmente svelati gli Ambasciatori 2023, designati dallo scrupoloso lavoro che ha impegnato il Gran Giurì della Confraternita del Gnocco d’Oro, attraverso le consuete cinque assemblee: il giornalista e scrittore Luca Cesari; la firma storica dell’Espresso Stefano Reggiani, la giornalista del Corriere della Sera Maria Vittoria Melchioni, l’imprenditore nella ristorazione Paolo Reggiani (Ristorante I Laghi a Campogalliano); l’imprenditore Marcello Palmieri, co-titolare del Salumificio Palmieri a San prospero (Mo). 

PROFILI AMBASCIATORI 2023



STEFANO REGGIANI

Gourmet di lunga data, giornalista pubblicista dal 2004, alla passione per la medicina ha affiancato quello per l’enogastromia. Firma storica della Guida dei Ristoranti dell’Espresso, ha collaborato con la rivista Spirito DiVino edita dalla Swan Group, con una rubrica su vino e salute, mettendo al primo posto l’idea di bere moderato e consapevole. Scrive per Modena Industria e Venus descrivendo l’universo della ristorazione in tutte le sue espressioni. Partecipa a importanti giurie eno gastronomiche, ed è stato dal 2015 al 2018 tra coloro che votano per l’esclusiva 50 Best Restaurant del mondo. E’ membro fondatore della Confraternita del Gnocco d’Oro, verso cui ha profuso in questi dodici anni un’intensa attività, dando un contributo determinante alla realizzazione dell’annuale evento “Ambasciatori della Confraternita” e alle numerose pubblicazioni della collana medesima, sulle eccellenze modenesi.

MARIA VITTORIA MELCHIONI

Giornalista professionista ora collaboratrice del Corriere della Sera edizione di Bologna e Corriere.it. Dopo la laurea in Lingue e letterature straniere, ha svolto il master in Giornalismo alla scuola superiore di giornalismo “Ilaria Alpi” a Bologna. Ha svolto il suo praticantato a Sky TG24 dove è venuta a contatto per la prima volta con il fashion system. In seguito, ha collaborato per 16 anni con il Gruppo Gedi News Network occupandosi di lifestyle, food, moda, cinema e spettacoli. Tutti ambiti in cui si muovono anche i grandi chef stellati, alcuni dei quali sono diventati suoi cari amici. Ha realizzato una vera e propria impresa editoriale, con la pubblicazione di Italian Fashion Coock Book per Guido Tomasi Editore, uno dei pochissimi volumi sulla tavola degli stilisti, dove si raccolgono i profili di 70 grandi firme della moda e i loro piatti preferiti. È nata e vive a Castelfranco Emilia, città di origine del tortellino tradizionale.    

PAOLO REGGIANI

E’ l’erede dei mitici Lancellotti e del loro famoso ristorante in centro a Soliera, tutto basato sulle erbe. Nel suo locale ai laghetti di Campogalliano Paolo riesce a proporre un’autentica cucina modenese, ricca di rimandi al territorio e al mondo delle erbe officinali che coltiva a pochi passi dalla cucina, riesumando antiche ricette dimenticate che con successo rende attuali, e nascono piatti che è difficile togliere dalla carta, come i tagliolini alle erbe lecite o al ligustro o ancora le tagliatelle alla salsiccia gialla. Un grande narratore che emoziona i commensali mentre racconta, un piatto, un salume, un’erba sconosciuta, un frutto dimenticato, riuscendo come pochi a spiegare questo nostro straordinario territorio, trovando la sintesi, anche quando si tratta di una classe di bambini.

LUCA CESARI

Bambino inappetente nella Bologna degli anni ‘70 è stato amorevolmente nutrito a tagliatelle e tortellini da una nonna cuoca. Forse per questo, Luca Cesari si occupa di storia della gastronomia, in particolare della nascita dei piatti più famosi e rappresentativi della tradizione italiana. Nel 2021 ha pubblicato “Storia della pasta in dieci piatti” e a maggio 2023 è uscito “Storia della pizza. Da Napoli a Hollywood”, entrambi per Il Saggiatore. Il primo libro è tradotto in otto Paesi e ha vinto il premio Bancarella della Cucina 2021 e il «Prix de la littérature gastronomique» nel 2022, inoltre è stato nominato “Libro dell’anno 2021” dalla rivista Gambero Rosso, mentre l’edizione inglese è entrata nella selezione dei “18 best food books 2022” per il quotidiano Times UK. Collabora con la rivista “Gambero Rosso” e cura la rubrica “Indovina chi sviene a cena” sull’inserto culturale del “Sole 24 Ore”. 

MARCELLO PALMIERI

E’ titolare insieme ai fratelli Massimo e Michele, del salumificio Mec Palmieri di San Prospero, a cui si aggiungono i nipoti Francesco e Margherita, la quarta generazione. La famiglia di imprenditori modenesi è entrata nella storia della salumeria, creando la famosa mortadella Favola. Un brevetto esclusivo creato dai Palmieri, che ha connotato un innovativo balzo in avanti per tutto il comparto della salumeria, con l’impiego della cotenna naturale, che avvolge il salume. Ma le radici sono profonde, il salumificio Palmieri muove i primi passi nel 1919, quando Emilio Palmieri, che allora risiedeva in via Malatesta, apre in Corso Canalchiaro la sua bottega di salumi artigianali di qualità. Sarà il figlio Carlo nel 1961 a trasferirsi nella Bassa Modenese avviando in un ex burrificio, una produzione ancora artigianale di mortadelle, salami, ciccioli, pancette e coppe, per arrivare all’inizio degli anni Novanta, quando avviene la svolta verso la produzione di mortadella di alta qualità, che ha reso la Palmieri leader di settore. Oggi l’azienda dispone di uno stabilimento all’avanguardia, costruito dopo il terremoto che ha colpito l’Emilia-Romagna nel 2012 e totalizza un fatturato di circa 50 milioni di euro.

 

 A cura di Redazione

domenica 30 ottobre 2016

L'ARMATA DEL MIRTILLO NERO e i migliori succhi, marmellate, e liquori a base del mirtillo


 Nuova missione per la Confraternita del Gnocco d'Oro che ha dato il proprio apporto a un'iniziativa editoriale e a un contest ancora una volta legato ai prodotti e alle eccellenze dell'Emilia. Un Grande Evento organizzato presso la Camera di Commercio di Modena in occasione dell’uscita del libro L’ARMATA DEL MIRTILLO NERO di Luca Bonacini con foto di Diego PoluzziGiovedì 16 giugno alle ore 10.30 presso la Sala Panini della Camera di Commercio di Modena in via Ganaceto, 134 saranno ufficialmente premiate dai Sindaci di 19 Comuni di 4 diverse province (Bologna, Modena, Reggio Emilia, Pistoia, Lucca), le migliori tra le 68 attività artigianali e aziende aderenti al progetto dell’Armata del Mirtillo Nero.
  

Saranno presenti:
Luca Bonacini
Gran Maestro della Confraternita del Gnocco d'Oro
 Stefano Muzzarelli
Sindaco del Comune di Fanano
 Cécile Kyenge
Europarlamentare
 Luciana Serri
Presidente della Commissione Politiche Economiche della Regione Emilia Romagna
 Gian CarloMuzzarelli
Sindaco del Comune di Modena
 conduce l'evento:
Pierluigi Senatore
di Radio Bruno

(INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO POSTI)
  
Un progetto, quello dell’Armata del Mirtillo Nero, nato un anno fa dall’idea di puntare i riflettori sulla piccola bacca della salute che rappresenta una delle maggiori ricchezze del territorio montano e che può diventare la carta vincente per il suo rilancio economico, turistico e culturale, nonché per la salvaguardia ambientale di intere aree naturali. Tutto pronto per le fasi finali del concorso dedicato al Mirtillo Nero dell’Appennino, promosso dal Comune di Fanano e dalla Confraternita del Gnocco d’Oro di Modena. Cos’è il mirtillo nero e perché è così importante? Lo scoprirete leggendo le incredibili storie raccontate da 68 tra raccoglitori, trasformatori e creativi del Mirtillo Nero e raccolte nel volume “L’armata del Mirtillo Nero”, come vero e proprio vademecum dei luoghi e delle realtà del Mirtillo in Appennino. Un libro destinato a restare nel tempo anche grazie ai contributi scientifici di due Atenei, l’Alma Mater Studiorum di Bologna e l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia che, oltre a illustrare le innumerevoli proprietà benefiche del mirtillo, hanno dato il loro prezioso contributo per le analisi dei prodotti in gara. La realizzazione dell’opera è stata resa possibile anche grazie ai contributi di BPER Banca, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Valli del Cimone, Unione dei Comuni del Frignano, Cna e Lapam, con il patrocinio e la collaborazione di Slow Food Frignano, Camera di Commercio di Modena, Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano e Associazione Promozione Turistica Fanano é.
 Quali saranno i succhi di Mirtillo Nero più salutisti e più buoni? Quali le confetture al Mirtillo? Quali i Mirtillini? E ....dove trovarli? Molta è dunque l’attesa per il verdetto di giovedì! Per allentare la tensione durante l’evento, ci si potrà ristorare con un salutarissimo dessert al Mirtillo offerto da Claudio Baracchi di Spilamberto, o affondare i denti (ma attenzione che diventano blu) nella colossale Crostata della Concordia, realizzata con un mix di oltre 5 kg di confettura al Mirtillo Nero dei produttori aderenti alla pacifica Armata e sfornata da Claudia Seghi di Fanano. Che dire? È dimostrato che il mirtillo ci allunga la vita: spetta poi a noi godercela.

Incontro con la Confraternita del Baccalà


LUGLIO 2016 
INCONTRO SCAMBIO CON LA CONFRATERNITA DEL BACCALA'

domenica 5 giugno 2016

La Confraternita del Gnocco d'Oro, insieme ad Artestampa per la realizzazione del volume "L'Armata del mirtillo nero".

Nuova collaborazione con Artestampa 
da parte della Confraternita del Gnocco d'Oro. Il nuovo volume sul mirtillo presentato in anteprima a Vignola.
La presentazione ufficiale avrà luogo in Camera di Commercio a Modena il 16 giugno, con la proclamazione delle due classifiche dei prodotti del mirtillo trasformati: quella scientifica insieme all'Università, e quella organolettica e di piacevolezza, a cura di una giuria di esperti degustatori: 






martedì 10 maggio 2016

I DISCEPOLI DELLA TIGELLA ROVENTE annunciato il nuovo volume della Confraternita in uscita a ottobre 2016


Anteprima autunno 2016
Un'altra missione per i Cavalieri della Confraternita del Gnocco d'Oro attraverso la tradizione modenese gastronomica più antica.
Un libro e un concorso per individuare i più accreditati professionisti della crescentina.

mercoledì 4 maggio 2016

L'ARMATA DEL MIRTILLO NERO DELL'APPENNINO, il nuovo book presto in libreria


Il nuovo progetto della Confraternita del Gnocco d'Oro:
L'ARMATA DEL MIRTILLO NERO
di Luca Bonacini
fotografie di Diego Poluzzi

Parliamo del Mirtillo Nero, il
Vaccinium myrtillus L, un piccolo arbusto spontaneo comunissimo nel sottobosco montano delle Alpi e degli Appennini, dove cresce tra i 900 ed i 1500-1800 metri. Lo si trova nell'Appennino bolognese, modenese e reggiano, come pure nelle provincie di Lucca e Pistoia situati in zone limitrofe nell'alto Appennino. “Piccolo mirto”, come suggerisce il nome, il “mirtillo” venne chiamato così per la somiglianza al suo più famoso parente mediterraneo. Gli antichi romani lo chiamarono Vaccinium, derivando probabilmente la parola dal greco arcaico che significava 'giacinto a fiore blu'. Se occorre aspettare le moderne strumentazioni di analisi per ritrovare un massiccio impiego medico e fitocosmetico del Mirtillo Nero – le cui bacche sono ricche di acidi organici, tannini, pectine e antociani – le proprietà astringenti e disinfettanti avevano già reso celebre l'arbusto, che era apprezzato anche per le foglie. Nel medioevo, un cuscino di foglie di mirtillo era proposto come ottimo rimedio contro le emorroidi. Ma la caratteristica forse più nota del Mirtillo Nero è la sua capacità di aguzzare la vista, soprattutto al buio. Se ne sono accorti, durante la seconda guerra mondiale, i piloti della RAF: grazie a robuste dosi di pane e confettura ai mirtilli le loro incursioni aeree notturne diventavano sempre più precise e micidiali.

Ulteriori informazioni al link:
http://www.edizioniartestampa.com/scheda&id=400

 Tra breve in uscita il libro edito da Artestampa, con i trasformatori e i ristoratori che lavorano il piccolo frutto modenese.


IL GNOCCO FRITTO DILAGA AL VINITALY



Al Vinitaly 2016 Gnocco fritto in quantità e specialità modenesi. 
Ecco come è andata, al link:
http://www.lucabonacini.it/2016/04/lambrusco-e-gnocco-fritto-al-vinitaly/