E’
proprio una cucina che piace quella modenese, e sempre più spesso ne da conto
la stampa internazionale. Anche nei giorni scorsi, una troupe della Televisione
Svizzera Italiana era in giro per Modena. Non per visitare il Duomo romanico,
non per ammirare la Bibbia del Borso d'Este, il Palazzo Ducale Estense, o i
musei Ferrari, ma bensì per scoprire il gnocco fritto e i suoi segreti. Un
argomento decisamente scottante, la visita di una decina di locali che ogni
giorno preparano con dedizione il celeberrimo cibo modenese, oggetto di una
corposa puntata andata in onda non a caso martedì grasso. La Modena più vera,
quella della colazione a base di gnocco fritto e cappuccino; quella della
trattoria dove mangiare in allegria gnocco, crescentine e affettati; ma anche
quella della tradizione culinaria modenese in cui il gnocco è l’apripista verso
i piatti della memoria. Come si prepara il gnocco fritto? Da dove arriva questo
cibo? Quali sono i segreti di questa straordinaria pietanza a cui nessuno
riesce a resistere? Quesiti topici che hanno impegnato la giornalista Sara
Galeazzi della Televisione Svizzera Italiana durante le interviste ai
ristoratori e ai baristi, segnalati dalla Confraternita del Gnocco d’Oro. Ecco
allora il ristorante Antica Moka, “Gnocco d'Oro 2013”, di Anna Maria Barbieri e
Sandro Fazio,
una scuola del ventennio
elegantemente ristrutturata, dove si fermò il comico Benigni, e dato che la
cucina era già chiusa, saltò letteralmente in braccio ad Annamaria Barbieri, per
convincerla a cucinare per lui. Si prosegue con l’Hosteria Giusti, attigua alla
più antica salumeria d'Europa, aperta nel 1605. Laura Morandi, Ambasciatrice
della Confraternita del Gnocco d'Oro 2013, ne conduce le sorti insieme ai figli
Cecilia e Matteo, preparando un buonissimo gnocco, e dedicandosi a una cucina modenese
impeccabile e vera.
Ma il gnocco a Modena è anche colazione e spuntini ed ecco
il Bar Pasticceria Dondi, aperta nel 1955 da Franco Dondi, da alcuni anni
gestita con successo da Debora e Severino Valisi, con l’ausilio di Luca
Gabrielli in laboratorio. Ricette storiche e rivisitate dei dolci tipici
modenesi. Cannolo alla crema da premio Nobel e gnocco fritto straordinario, premiato
“Gnocco d’Argento 2013”.
E per finire il Risto Bar Via Taglio 12, di Roberto
Moncata, una gestione giovane, frizzante, e piena di iniziative, a pochi passi
dall’Accademia, che offre anche proposte vegetariane da abbinare al gnocco
fritto. Premiato “Gnocco di Bronzo 2013”.
di Luca Bonacini
febbraio 2016
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