Giorgio Pinchiorri
viaggiatore del vino
di Giorgia Bellentani
segreteria Confraternita del Gnocco d'Oro
Ambasciatore
de Gran Gnoc 2011, Giorgio Pinchiorri, 70 candeline, stupisce per la vivacità e
il dinamismo, una carta dei vini sempre in evoluzione, una cucina attenta e
spumeggiante, sempre idee e iniziative spesso benefiche, e tanti eventi al di
fuori dell’Enoteca in contesti esclusivi e di pregio. Questa settimana
intervistato su Panorama dal Gran maestro della Confraternita del Gnocco d’Oro
Luca Bonacini, il grande patron racconta il mondo del vino di ieri e di oggi. Sempre con la valigia in mano per sei mesi all’anno, per seguire in suo ristorante di
Nagoya in Giappone e in visita a magnati della finanza, grandi investitori e ai
massimi collezionisti. E' tra i grandi del vino e della ristorazione italiana
nel mondo. Interprete appassionato ed elegante dell’ospitalità a tutto tondo, Giorgio
Pinchiorri ricopre un ruolo di particolare rilievo nell’universo dell’alta
ristorazione. Anni di paziente gavetta quando ancora ragazzo arrivò con la
mamma in Toscana, da Pavullo nel modenese. Prima la scuola alberghiera di
Firenze con indirizzo sala, e corsi di formazione enologica, nei quali vince il
premio “Bruno Deserti” per aver progettato e realizzato tutto da solo un mobile
per decantare il vino. Diventa sommelier e direttore in grandi locali di
Firenze, e nel 1972 dirige l’Enoteca Nazionale. Nel 1974 la svolta, non più
solo grandi bottiglie da asporto ma una vera enoteca con degustazione abbinando
gustosi “stuzzichini”. Nel 1979 acquista l’intero locale, cominciano i lavori
di ampliamento e il potenziamento della cantina, diventando un ristorante di alto livello, poi il primo riconoscimento:
il “Sole” di Luigi Veronelli, a cui seguono nel 1982 la prima stella della
"guida Michelin" e l'anno successivo la seconda. Nel 2004 arriva l’ambita
terza stella dalla guida Michelin, (acquisita per la prima volta nel 1993 e
persa l’anno successivo). Si tratta del primo caso al di fuori della Francia in
cui un ristorante riconquista la terza stella dopo averla persa. Una carta vini
che vanta oggi più di 3.500 referenze, e una cantina che ha oltre 100 mila
unità. Tra i mille riconoscimenti a Pinchiorri, la cantina, che è classificata
a partire dal 1984 da "Wine Spectator" tra le prime al mondo.
Su
Panorama è in edicola oggi,
la Classifica dei 100 migliori vini di Luca Gardini e
l’intervista
a Giorgio Pinchiorri di Luca Bonacini e Andrea Grignaffini.
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