Gnocco fritto,
tosone e lambrusco,
nella città della Mole.
di Luca Bonacini
E’ appena rientrato da una difficile
missione in Piemonte, fortemente osteggiata da neve e intemperie, il cavaliere de Gran Gnoc Federico Menetto,
e ha prontamente consegnato il dossiers sulla sua permanenza in quei territori.
Non può che venirmi l’acquolina in bocca
mentre leggo avidamente la pergamena con i suoi appunti ricchi di segnalazioni golose
sui cibi e i vini eccellenti di quella regione, e mentre mi immagino Torino, una
delle bellezze del nostro paese, con il bellissimo e ordinato centro storico
dove perdersi tra i tanti banchetti di libri usati, la Mole Antonelliana che
ospita il museo del cinema, le gallerie sotterranee dove perse la vita l’eroe
Pietro Micca, la Superga, i molti caffè storici veri musei dell’ospitalità
mantenuti ancora intatti. Nella città di
Cesare Pavese, di Emilio Salgari, di Primo Levi, dove la famiglia Savoia ha
garantito per secoli un’antichissima tradizione culinaria con piatti di grande
sapore: agnolotti, bagna càuda, tajarin, bunett, può succedere anche che
qualcuno decida di aprire un osteria emiliana: lambrusco in scodelle di
ceramica, e la cucina di Valter Giletti d'Alanno che batte la grancassa della tradizione emiliana. E’
infatti con il più classico dei cibi modenesi che ha le forme gibbose del gnocco fritto abbinato a prosciutto e
culatello che si da il via alla cena in questo locale del centro di Torino, frequentato dal filosofo Vattimo e da l'ex sindaco Chiamparino, si
prosegue con i tortelli di zucca al
parmigiano delle vacche rosse (oppure le lasagne, i pisarei e faso, i passatelli) e, a seguire, unica deriva verso il mare un
discreto fritto di calamari, zucchine e tosone
(eccoci tornati nel modenese), un
formaggio giovane di cui si è persa memoria: un parmigiano in fasce, con un
solo giorno di vita e quindi non proprio saporito, che nei paesi di produzione viene
fritto per recuperare sapore e croccantezza. Tra i salumi si segnalano lo Strolghino di Parma, la coppa di Carpaneto, la spalla di San Secondo, il prosciutto di Parma, e tra i secondi il lombo di
coniglio al rosmarino, una ricca carta di Lambruschi accompagna il tutto.
Scodelle
Scodelle
di
CAVALLITO & LAMACCHIA
Via
Stampatori 16c - Torino
Tel.
011/7641623
Mail
cavallitoelamacchia@gmail.com
Chiuso
la domenica.
Aperto
a pranzo e a cena.
Link : larepubblicatorino.it
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