venerdì 22 febbraio 2013

NOMADI & GNOCCO



I Nomadi, la solidarietà, il gnocco
di Luca Bonacini



Il gruppo emiliano non ha mai rinnegato le sue origini, anzi ne ha fatto una bandiera, anni di carriera e tanti concerti emozionanti ma non sono mancati gli slanci di solidarietà, come si evidenzia da questa intervista di qualche tempo fa in cui la band di “Io Vagabondo“ ha cucinato il gnocco per la stampa, in un evento organizzato insieme alla Comunità di Don Mazzi.



“Ti fregano con l’esperienza e con gli intensi anni di carriera alle spalle. E quando verrebbe da dire che un album di cover, di questi tempi, non è che sia una cosa originale, i Nomadi – per difendere l’uscita oggi del loro Racconti Raccolti (Warner), undici brani di artisti italiani «rivisitati con rispetto» – hanno la risposta pronta. «Un tempo fare cover era nella normalità – spiega la memoria storica della band emiliana, Beppe Carletti –. I Beatles e gli Stones non disegnavano cover nei loro album. Grave sarebbe vivere solo di cover». E questo non è il caso dei Nomadi, un gruppo che tra tre anni spegnerà le 50 candeline di musica, passione e normalità. Sì, normalità perché i Nomadi scelgono il centro Exodus di Don Mazzi nel milanese Parco Lambro – luogo di impegno sociale e lotta contro la droga – per presentare un disco, a loro modo: vestendosi da chef e preparando con le loro mani un pranzo luculliano per la stampa. Tra uno gnocco fritto e un bicchiere di Lambrusco, i Nomadi si raccontano e quel che emerge è la voglia di omaggiare colleghi come Zucchero (con lui un duetto sulle note di Hey Man), Edoardo Bennato, Enrico Ruggeri, Francesco Guccini, Francesco De Gregori, Ivan Graziani e altri. «Non abbiamo stravolto i brani – spiega Carletti – perché pensiamo che un autore li partorisca in un modo, e così vuole che restino. Ci abbiamo aggiunto il nostro modo di suonare». Sui prossimi 50 anni, i Nomadi non pensano a cose in grande: «C’è chi ci chiede un concerto a San Siro – conclude Carletti – ma noi siamo legati alla nostra terra e alla nostra realtà».


NOMADI, la band più longeva del panorama musicale italiano, vengono fondati nel 1963, da Beppe Carletti e Augusto Daolio, in un periodo in cui nascevano, a ritmo frequentissimo, centinaia di gruppi musicali, accomunati dalla voglia di esprimere sensazioni, pensieri ed insoddisfazioni dei giovani della nuova generazione, la prima del dopoguerra. La formazione attuale dei NOMADI: Beppe Carletti (tastiere), Daniele Campani(batteria), Cico Falzone (chitarre); Cristiano Turato (Voce), Massimo Vecchi (basso e voce), Sergio Reggioli (violino, percussioni e voce). Il nome NOMADI fu scelto un po' per caso ma forse anche un po' per destino: la loro l'attività tocca capillarmente numerose località d'Italia, anche nei piccoli paesi, le province, ed è scandita da 90 CONCERTI ALL'ANNO con una media annuale di 1.000.000 di SPETTATORI (di età compresa tra i 18 e i 45 anni), riconfermandosi ogni anno, nel panorama artistico italiano, come gli artisti con il maggior numero di concerti. Chi assiste ad un concerto, anche se non è la prima volta, viene rapito dall'atmosfera famigliare, rassicurante e positiva, dal rapporto amichevole e dal profondo rispetto dei musicisti verso il pubblico. "IL POPOLO NOMADE" è il settimo componente del gruppo: 100 fans club sparsi in tutta Italia, migliaia di fans in ogni angolo della penisola. Ed è proprio grazie al sostegno di queste persone che l'attività musicale è affiancata dall'impegno umanitario, la raccolta fondi e i numerosi viaggi nelle aree critiche del mondo come ambasciatori di Pace e Solidarietà. I NOMADI, infatti, insieme ai numerosi fans che li seguono, sono stati negli ultimi anni promotori di varie iniziative di solidarietà nazionali e internazionali (come l'attuale progetto di costituzione dell'Associazione "CRESCERAI" che sta sostenendo un progetto in Madagascar) con incontri di personaggi quali il Dalai Lama, Giovanni Paolo II, Yasser Arafat, M. Sabbat Patriarca di Gerusalemme, il segretario del Mahatma Gandhi, Fidel Castro, Tara Gandhi, Arcivesco Samuel Ruiz Garcia (Messico), Padre Ugo del Censi (Perù), Duane Hollow Horn Bear (capo spirituale del popolo Lakota-Sud Dakota). I Nomadi hanno pubblicato in totale 51 fra dischi in studio, live e raccolte per un totale di oltre 15.000.000 copie vendute. Il 19 aprile 2011 il gruppo annuncia di intraprendere l'avventura discografica da indipendenti, a giugno 2011 è uscito "Cuore Vivo", album interamente autoprodotto.Il 18 settembre 2012 è uscito il nuovo Album intitolato "TERZO TEMPO", dopo tre anni un lavoro interamente di inediti. 

Nessun commento:

Posta un commento