IL GNOCCO del GIORNO DOPO
di Luca
Bonacini
La sera
è buia e tempestosa, tanto piove che i tergicristalli non riescono a tenere il
ritmo, sto tornando da Montefiorino dove ho fatto la recensione ad un locale,
una località con tanta storia del nostro Appennino che ha scritto pagine
indelebili della lotta partigiana, e dove negli ultimi anni si mangia molto bene,
ci sono materie prime di ottima qualità a partire da funghi, tartufi e
parmigiano, e ristoratori di grande capacità ed estro. Le curve a scendere verso
Modena mi hanno messo appetito, guidare è bello quando non hai fretta, o sei
assediato dal traffico cittadino, ti permette di pensare e mettere ordine, fai
qualche telefonata (con l’auricolare) dedicandoti agli amici e ai clienti che
ti tengono al telefono un po’ di più, e anche se li ascolti volentieri, non
riesci mai a mettere giù. Ma questo
languorino che percepisco venire dallo stomaco, è un segnale inequivocabile, mi
fa capire che non sarebbe male una sosta ristoratrice. Dove fermarmi? Mi sono
imposto qualche anno fa di non sprecare tempo e denaro anche per un semplice
caffè in posti dove non c’è passione ne personalità e non voglio fare tappa al
solito bar anonimo, con la luisona
nella vetrina, sguardi sfuggenti o torvi e nulla da dire. Folgorazione! appena
superato Sassuolo ecco un assembramento di camion sulla destra, e quasi coperta
dai grandi autocarri, un’insegna rassicurante: “La Rezdora”. Beh è un’insegna
molto impegnativa, stiamo parlando della “reggitora” un assoluto della società
rurale che un tempo all’interno della casa ne decideva i ritmi, e vivaddio la
cucina, amministrando i flussi di denaro (poco) che entravano nelle casse della
famiglia. Un moderno bar ristorante dove si percepisce una certa attenzione al
tipico con un interessante selezione di salami, prosciutti, zamponi, lambruschi,
bollicine, modenesi e non. Il personale è dinamico e sorridente e mentre mi
avvicino vedo scorrere fiumi di birra e di lambrusco in direzione di alcuni
avventori francesi e tedeschi sono loro i camion parcheggiati fuori. Si ci
siamo, la vetrina è piena di ogni ben di Dio malgrado sia quasi ora di cena, e
fa bella mostra un cestone pieno di gnocco fritto di pezzatura maxi che ha
proprio una bella cera. Decido per il gnocco, ma me lo friggeranno al momento ?
Si alla mia richiesta vengo accontentato con gentilezza. Missione compiuta. Ottimo,
saporito, non troppo friabile, ne troppo cotto e non unto. Rimane solo la
seconda prova, quella del giorno dopo. Secondo alcuni è la più importante,
quanto più il gnocco sarà morbido e buono il giorno dopo, quanto più la ricetta
sarà quella giusta. Beh ragazzi, stamattina ho fatto colazione a casa con caffè
latte e gnocco rimasto da ieri sera, e vi posso garantire che non esiste
miglior modo per iniziare la giornata!
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