domenica 10 febbraio 2013

il GNOCCO di DOMANI


IL GNOCCO del GIORNO DOPO
di Luca Bonacini



La sera è buia e tempestosa, tanto piove che i tergicristalli non riescono a tenere il ritmo, sto tornando da Montefiorino dove ho fatto la recensione ad un locale, una località con tanta storia del nostro Appennino che ha scritto pagine indelebili della lotta partigiana, e dove negli ultimi anni si mangia molto bene, ci sono materie prime di ottima qualità a partire da funghi, tartufi e parmigiano, e ristoratori di grande capacità ed estro. Le curve a scendere verso Modena mi hanno messo appetito, guidare è bello quando non hai fretta, o sei assediato dal traffico cittadino, ti permette di pensare e mettere ordine, fai qualche telefonata (con l’auricolare) dedicandoti agli amici e ai clienti che ti tengono al telefono un po’ di più, e anche se li ascolti volentieri, non riesci mai a mettere giù. Ma  questo languorino che percepisco venire dallo stomaco, è un segnale inequivocabile, mi fa capire che non sarebbe male una sosta ristoratrice. Dove fermarmi? Mi sono imposto qualche anno fa di non sprecare tempo e denaro anche per un semplice caffè in posti dove non c’è passione ne personalità e non voglio fare tappa al solito bar anonimo, con la luisona nella vetrina, sguardi sfuggenti o torvi e nulla da dire. Folgorazione! appena superato Sassuolo ecco un assembramento di camion sulla destra, e quasi coperta dai grandi autocarri, un’insegna rassicurante: “La Rezdora”. Beh è un’insegna molto impegnativa, stiamo parlando della “reggitora” un assoluto della società rurale che un tempo all’interno della casa ne decideva i ritmi, e vivaddio la cucina, amministrando i flussi di denaro (poco) che entravano nelle casse della famiglia. Un moderno bar ristorante dove si percepisce una certa attenzione al tipico con un interessante selezione di salami, prosciutti, zamponi, lambruschi, bollicine, modenesi e non. Il personale è dinamico e sorridente e mentre mi avvicino vedo scorrere fiumi di birra e di lambrusco in direzione di alcuni avventori francesi e tedeschi sono loro i camion parcheggiati fuori. Si ci siamo, la vetrina è piena di ogni ben di Dio malgrado sia quasi ora di cena, e fa bella mostra un cestone pieno di gnocco fritto di pezzatura maxi che ha proprio una bella cera. Decido per il gnocco, ma me lo friggeranno al momento ? Si alla mia richiesta vengo accontentato con gentilezza. Missione compiuta. Ottimo, saporito, non troppo friabile, ne troppo cotto e non unto. Rimane solo la seconda prova, quella del giorno dopo. Secondo alcuni è la più importante, quanto più il gnocco sarà morbido e buono il giorno dopo, quanto più la ricetta sarà quella giusta. Beh ragazzi, stamattina ho fatto colazione a casa con caffè latte e gnocco rimasto da ieri sera, e vi posso garantire che non esiste miglior modo per iniziare la giornata!

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