Francesco Guccini
& il Gnocco
A Pavana si chiama pasta fritta,
a Bologna crescentina.
Gli ingredienti base sono pressoché identici :
farina del molino ad acqua come quello dei miei nonni paterni, acqua e sale.
Poi, come sempre avviene in quasi tutte le ricette “storiche”, la rezdora si può sbizzarrire anche con lo strutto e con il latte.
E’ espressione della cucina povera, contadina che è diventato un mangiare di nutrizione e di soddisfazione.
Ricordo ancora quello che mi preparava mia zia Rina. Era alto, bello gonfio.
farina del molino ad acqua come quello dei miei nonni paterni, acqua e sale.
Poi, come sempre avviene in quasi tutte le ricette “storiche”, la rezdora si può sbizzarrire anche con lo strutto e con il latte.
E’ espressione della cucina povera, contadina che è diventato un mangiare di nutrizione e di soddisfazione.
Ricordo ancora quello che mi preparava mia zia Rina. Era alto, bello gonfio.
E’ buono con i salumi e un bicchiere di buon vino lambrusco, ancora più buono, la mattina dopo, nel caffelatte”.
Tratto dal volume La Confraternita del Gnocco d'Oro Artestampa 2011
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