400 anni di storia
di Luca Bonacini
Marino
Marini infaticabile storico della cucina italiana non depone certo la penna, continuando a sfornare
volumi a carattere saggistico, mentre esercita la sua preziosa funzione di
mentore per i tanti studenti, docenti, appassionati, che orbitano intorno ad Alma, esclusiva scuola internazionale di cucina all’interno della Reggia di Colorno (Pr), a cui ha donato 10.000 volumi, e dove condivide i
saperi acquisiti nella sua carriera. E’ uno dei fondatori di Slow Food, storico
della cucina e collezionista bibliofilo, giornalista e saggista, e ha dedicato
una intera pagina al gnocco, nel suo
volume sui cibi memorabili italiani: “Tra
le province di Modena e Reggio
Emilia ha grande successo il gnocco
fritto, che a Parma diventa torta fritta
e, a Ferrara, Pinzino. Ne parla Carlo Nascia in un trattato del 1659 e
lo battezza “pasta a vento”, come
fosse una nuvola fritta. Si tratta di un pezzetto di pasta lievitata, tirato
con il matterello, tagliato a rombi e cotto in strutto bollente. La lievitazione farà si che durante la cottura si
gonfi e dopo averlo scolato e depositato su carta assorbente subito si servirà
accompagnato da salumi, pesto o formaggi. I reggiani preparano però anche le chizze, un disco di pasta spalmato di
burro e formaggio parmigiano reggiano
grattugiato, quindi ripiegato due volte per ottenere un triangolo che una
volta fritto si alza e si gonfia”.
Gnocco
o Torta fritta tradizionale
Ingredienti
:
1
kg. di farina bianca tipo “0”,
15-20
g di sale fino,
150
ml di acqua minerale circa.
Preparazione
:
disporre la farina a fontana ed impastare
in modo deciso, mescolando la farina e il sale, diluendo con l’acqua
necessaria. Lavorare fino ad ottenere un impasto omogeneo e morbido. Tirarlo ad
uno spessore medio di 2 mm a forma romboidale. Friggere in strutto bollente a
200° C, scolare quando il gnocco abbia raggiunto la doratura leggera (occorrono
pochi secondi). Qualcuno preferisce unire anche un cubetto di lievito di birra,
procedete provando le varie versioni e scegliete quella che più vi aggrada.
Accompagnate con salumi del parmense: prosciutto crudo, spalla cotta, salame di
Felino, salame Strolghino, culatello, fiocchetto, coppa o bondiola …
Marino Marini, “La Gola”
Viaggio tra sapori, storie e ricette
d’Italia
con prefazione di Gualtiero Marchesi
Food
editore, Parma 2009
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