bufale
Il GNOCCO
(sbagliato)
del
CORRIERE della SERA
di Luca Bonacini
Sempre più spesso si assiste a un imbarbarimento della tradizione
culinaria italiana, con internet poi sono aumentati copia e incolla e svarioni. Visto che questo spesso succede anche
al gnocco fritto, da questa
settimana, vi segnaleremo grazie alla collaborazione dei Cavalieri de Gran Gnoc sguinzagliati sul territorio, le bufale
clamorose sul gnocco, ovvero le ricette evidentemente sbagliate che vengono
pubblicate sul web e che stravolgono la ricetta tradizionale modenese. Cosa
succede al Corriere della Sera, da
sempre il giornale italiano più autorevole ? Non è obbligo deontologico del
giornalista verificare attentamente una notizia prima di pubblicarla ? Non fa
parte della più alta tradizione giornalistica dei Monelli, dei Montanelli, dei
Bocca, dei Biagi dare seguito a un controllo delle informazioni ricevute prima
di darle alle stampe ? Beh questa volta registriamo che il quotidiano più seguito,
di cui sono assiduo lettore, scivola proprio sul Gnocco. Gnocco
Fritto, banalizzato e travisato nella sua più antica tradizione che prevede
una ricetta tra le più semplici, ma proprio per questo non cosi facile da
eseguire, che come sapete da anni difendo attraverso la Confraternita del Gnocco d’Oro che mi onoro di presiedere, e che mi
impone di segnalare questa svista, segnalatami da alcuni Cavalieri de Gran Gnoc attenti lettori del web. Una ricetta pubblicata
sul corrieredellasera.it nella quale
non c’è ahimè nulla di esatto, dagli
ingredienti alla preparazione fino addirittura al vino consigliato. Non posso
non indignarmi (bonariamente) nell’ accorgermi ancora una volta di quanto non
si conosca della gastronomia nazionale e di quanto in taluni casi venga scritto
di temi che non si padroneggiano. Errori grossolani che il Gnocco Fritto non si
merita, un cibo cosi antico che
risale ai banchetti ducali cinquecenteschi della corte Estense e probabilmente
ancora più indietro, e che rivendica dignità e rispetto. Ma continuerò a
comprare il Corriere …
Ecco la ricetta incriminata:
INGREDIENTI
PER 4 PERSONE
•
330 g di farina
•
100 g di burro
•
20 g di lievito
•
olio di oliva per friggere
•
sale
PREPARAZIONE
Stemperate
il lievito in 1 dl di acqua tiepida. Disponete la farina a fontana sulla
spianatoia, unite al centro una presa di sale, il burro ammorbidito e tagliato
a pezzetti, l’acqua con il lievito; amalgamate gli ingredienti e impastateli
fino a ottenere un composto liscio e omogeneo. Copritelo e lasciatelo lievitare
per circa 40 minuti in luogo protetto da correnti d’aria, per esempio in un
forno tiepido spento. Stendete l’impasto con il matterello a uno spessore di 5
mm sulla spianatoia infarinata. Ritagliate tanti dischi utilizzando uno
stampino tagliapasta o un bicchiere capovolto. Scaldate in una padella abbondante
olio (tradizionalmente strutto) e, prima che sia fumante, immergetevi i dischi
di pasta finché diventeranno ben gonfi e dorati in modo uniforme da entrambe le
parti. Sgocciolateli con un mestolo forato e adagiateli su carta assorbente da
cucina. Serviteli ben caldi. Lo gnocco fritto spesso è servito aperto a metà e
farcito con una fetta di zampone caldo, più comunemente è accompagnato da
salumi locali come la coppa o la pancetta.
IL
VINO GIUSTO
Piatto
poco corposo, ma grasso; vanno pertanto scelti vini di corpo sottile e ricchi
di anidride carbonica come la Malvasia dei Colli Piacentini frizzante, o il
Pignoletto dei Colli Bolognesi frizzante.
ORIGINE:
EMILIA ROMAGNA
DIFFICOLTÀ:minima
PREPARAZIONE:
20 minuti più 40 minuti di lievitazione
COTTURA:
20 minuti
Cosa non andava ?
La
ricetta originale non prevede lievito e burro nell’impasto, e olio nella
frittura ma solo strutto. L’abbinamento con la fetta di zampone non si è mai
visto, sono consigliati prosciutto crudo Modena Dop, Ciccioli, Mortadella ... mentre il vino da consigliare in primis è il Lambrusco meglio se di
Sorbara.
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