giovedì 1 novembre 2012

Il Gnocco della Zanicchi


IVA ZANICCHI

L’aquila di Ligonchio, come veniva soprannominata quando all’apice della carriera furoreggiava al Festival di San Remo, è emiliana purosangue. Cresciuta nelle montagne di Reggio Emilia a gnocco fritto e prosciutto, ne ricorda la ricetta di famiglia.

  
“Il gnocco fritto, è una ricetta semplice, se vogliamo banale ma gustosa, in Emilia si fa in tutte le famiglie. Ci vogliono un chilo di farina, mezzo litro di latte, due cucchiai d’olio, sale quanto basta. E’ importantissimo usare l’acqua minerale frizzante a temperatura ambiente, per far gonfiare bene lo gnocco. Poi una dose di lievito, e si impasta molto bene. Il segreto è lasciar lievitare l’impasto per almeno due ore, coperto da un panno perché rimanga ben caldo. Poi si tira con il mattarello, si fanno dei triangoli di circa un centimetro (non devono essere né troppo sottili, né troppo alti, eh mi raccomando!) Si fa cuocere, lo si asciuga con la carta da cucina e si mangia o con lo squacquerone o con il prosciutto. E’ gustosissimo! Ah, l’olio in cui si frigge deve essere bol-len-te e buono possibilmente! E’ una ricetta semplice ma appetitosa.”


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